L’arteterapia
propone una serie di attività relative ad innumerevoli pratiche
artistiche quali: pittura, scultura, lavorazione della ceramica,
fotografia, danza, ecc.
Nata negli anni
Cinquanta con l’intento di occupare i pazienti in degenza negli
ospedali psichiatrici, successivamente si è diffusa in svariati
campi: pedagogico, relazionale, ludico e terapeutico, inoltre negli
ambiti di applicazione relativi all’area educativa, riabilitativa e
terapeutica.
Con l’arteterapia si
stimola l’individuo a produrre elementi comunicativi spontanei,
basati proprio su canali alternativi analogici quali il disegno, i
collage, la scultura; ognuno è lasciato libero si scegliere ciò che
più lo attrae.
L’arteterapia è
applicabile a qualsiasi fascia d’età e non propone alcuno schema
fisso, tutta l’attività si snoda nella completa libertà, affinché il
soggetto possa esprimere, senza alcuna restrizione, il proprio
potenziale comunicativo.
Nell’arteterapia si
rintracciano, oltre l’attività ludica, anche la presenza della
cromoterapia, dal momento che l’uso dei colori assume numerose
connotazioni, anche di carattere psicologico. Nell’arteterapia si
propongono anche attività di gruppo, ovvero più persone collaborano
a produrre un’opera artistica.
Gli obiettivi principali dell’arteterapia sono quelli del recupero dei soggetti
disabili, della socializzazione in generale, senza limiti di età, e
del recupero dell’autostima, sovente carente in una società dove
solo “la norma” detta la legge.
La pratica dell’arteterapia si svolge presso atelier, locali appositamente allestiti
per tali esperienze. Che l’arte e la creatività siano strettamente
legate è assodato, ma nel caso dell’arteterapia il fine primario è
quello di curare e riportare lo stato di completa armonia nel
soggetto bisognoso.
Nel processo
arteterapico viene prevalentemente coinvolto l’emisfero destro del
cervello, ovvero quello deputato alle attività analogiche, che anche
nelle persone in difficoltà è in grado di svolgere le proprie
funzioni. Sono proprio queste capacità che vengono utilizzate nell’arteterapia,
ecco perché è anche proponibile ai portatori di gravi handicap e
turbe mentali quali la schizofrenia e l’autismo, tanto che ne fanno
uso alcuni psicoterapeuti proprio per promuovere percorsi
migliorativi.
La parola chiave di
tale metodica è creatività, quale mezzo che permette agli
individui di qualsiasi età ed in qualsiasi situazione mentale di
attivare processi riequilibranti utili al raggiungimento di un
migliore stato di benessere.


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