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Il concetto
dell’aura vitale come elemento aeriforme luminoso che circonderebbe
il corpo dei viventi, è radicato nel pensiero umano sin
dall’antichità. Questo alone avvolgerebbe l’uomo assumendo una forma
ovoidale. Coloro che vengono definiti veggenti, asseriscono di
vedere l’aura vitale delle piante, degli animali e degli uomini.
Tale campo energetico varierebbe continuamente le proprie
caratteristiche qualitative, rivelando ogni stato emotivo e
fisiologico. Si dice che l’aura vitale sia colorata, e i cromatismi
siano il risultato dell’azione dei chakras che sarebbero
centri di coscienza energetici che mantengono in mutua relazione i
corpi sottili con il corpo fisico.
Possiamo ipotizzare
che l’aura vitale sia il risultato di un campo magnetico di forze
energetiche, fenomenicamente sconosciuto alla scienza, e
sensorialmente non percepibile, né misurabile con le apparecchiature
attualmente a disposizione. Oppure che sia come un effluvio psichico
vitale, emanato dai “corpi sottili” e controllato dall’unità
fisico-psico-mentale dell’uomo. E’ da escludere che l’aura vitale
sia una sorta di campo magnetico, perché altrimenti sarebbe
possibile effettuare su di essa misure tecniche di rilevamento.
Sotto un aspetto
divino e religioso l’aura vitale rappresenterebbe l’interazione
della componente triadica dalla quale l’uomo è formato: corpo, anima
e spirito. Una partizione di non facile abbinamento con i “corpi
sottili” e che in generale vuole che l’uovo aurico che avvolge
l’individuo sia tanto più espanso, allargato e luminoso nella parte
alta del corpo, in special modo nella zona della testa, tanto più
egli è evoluto.
Si presenterebbero
in tal guisa tre principali tipologie morfologiche: una con l’uovo
aurico con forma tipicamente ovoidale e quindi come un’ellissi, una
seconda con la base molto allargata come una cipolla, ed una terza,
al contrario, con la parte superiore larga e quella inferiore
ristretta.
Dall’inizio del
‘900, con il sorgere delle tecnologie e dei progressi scientifici,
furono ideate apparecchiature che cercavano di individuare e
rilevare, per via indiretta, la presenza dell’aura vitale. Il
pioniere è stato il dr. W. J. Kilner che nel suo scritto del
1911 dal titolo “L’atmosfera umana” esponeva le tecniche usate per
riuscire a cogliere visivamente la presenza dell’aura vitale. Kilner
proponeva alcuni metodi fisici ancor oggi utilizzati, quali lo
schermo o gli occhiali contenenti colori di dicyanine sciolti in
alcool.
Successivamente
(1939) i coniugi Kirlian costruirono un apparecchio che
sfruttando l’effetto corona prodotto da una corrente ad alta
frequenza, poteva fissare su pellicola fotografica l’alone (scarica
elettrica) presente attorno ai corpi in esame (per un
approfondimento vedasi scheda Kirlian). La ricerca tramite
camera Kirlian venne poi migliorata dagli studi del dottor
Hiroshi Motoyama e in ultimo dal dottor Peter Mandel e Kostantin
Korotkov.
Scopo di questa
scheda è chiarire che la lettura dell’aura vitale va intesa secondo
l’intento e l’uso tradizionale, nel quale l’uomo è contenuto in un
grande uovo formato dalle sue emanazioni energetiche, escludendo
quindi una diagnostica tramite mezzi artificiosi o apparecchiature.
Ogni emozione, ogni malattia, altera e modifica questa energia
vitale, tanto che il veggente è in grado di vedere nell’aura quale
organo è malato, o quali problemi psicologici sono presenti
nell’individuo. Anche il grado di evoluzione spirituale è visibile
nell’aura umana.
L’aura vitale è
sempre stata descritta dai vari iniziati di parecchie civiltà, in
special modo quella indiana dove, nella filosofia orientale yoga,
praticata anche in Tibet, Cina e Giappone, si parla di corpi
sottili e di piani astrali. Come già detto, tramite i
punti chakras, l’energia passa tra i corpi più sottili
giungendo sino al corpo fisico; questi centri colorano l’aura
stessa. Possiamo quindi asserire che nell’ambito di una fisiologia
tradizionale è rintracciabile una credenza universale, nella quale
si afferma che il corpo fisico si troverebbe inserito all’interno di
una serie di gusci ovoidali formanti una atmosfera personale.
Agopuntura cinese, antica tradizione indiana, scuole
esoteriche quali la teosofica e l’antroposofica, lo
spiritismo dottrinario kardechiano, e l’uso di apparecchiature
elettroniche quali la Kirlian, le metodologie diagnostiche di
Mandel, concordano nel ribadire l’idea del concetto della
presenza di questo alone energetico chiamato aura vitale.
 
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