L’Ayurveda è una
disciplina olistica della scienza medica originaria dell’India, dove
è attualmente largamente praticata, studiata, sperimentata. Secondo
statistiche del Ministero indiano della Sanità, nel 1987 vi erano in
India 97 facoltà o collegi di Medicina Ayurvedici, 23 centri e
dipartimenti di ricerca, oltre 12.000 dispensari e 1.460 ospedali
Ayurvedici. I medici iscritti all’albo sono più di 250.000. Queste
cifre mostrano l’importanza attribuita a questa branca della
medicina nella politica della salute in India, e per evitarne
l’applicazione da parte di incompetenti, gli studi e le pratiche
mediche sono stati regolamentati.
Il termine Ayurveda significa
sapere (Veda) sulla longevità (Auys). L’Ayurveda ingloba, oltre le
regole della pratica medica, tutte le condizioni organiche.
biologiche e psicologiche dell’esistenza, rispetto alla salute e
alla malattia. Secondo l’Ayurveda la salute non è solo assenza di
malattia, ma uno stato durevole di benessere fisico, mentale,
spirituale.
Caraka, il grande medico (il suo nome significa
vagabondo, perché è colui che camminando nelle giungle, nelle valli
e in riva agli oceani cerca le erbe salutari: è l’erborista),
definisce l’Ayurveda come la disciplina grazie alla quale è
possibile distinguere i modi di vita sani e felici da quelli malsani
e infelici; possiamo così sapere cosa giova e cosa nuoce alla salute
e alla felicità.
L’Ayurveda è una scienza che ha ricercato la
verità, quella che si esprime e si manifesta nella vita e che ha
colto la differenza che esiste tra questa e la realtà.
La realtà
viene considerata variabile, mutevole, diversa a seconda del livello
e della qualità della nostra esperienza, giungendo così alla
consapevolezza che i livelli diversi di esperienza producono la
scala di variazioni della realtà. L’intero universo vivente e
inanimato, di cose visibili, di quelle che si percepiscono e di
tutte le forme che non giungono alla nostra intuizione, tutto è
costituito dalla combinazione di cinque Grandi Elementi Mahabhuta:
etere (Akasa), Aria (Vayu), Fuoco (Agni), Acqua (Ap), Terra (Prithivi).
Quando viene a mancare l’armonia sia tra individui che tra individui
e natura, quando la giusta combinazione e l’equilibrio degli
elementi interni nell’essere umano cedono ad una forma di
squilibrio, il risultato sarà malessere e stato di malattia.
L’equilibrio degli elementi fa sì che i nostri organi e sistemi
interni funzionino perfettamente, permettendo così anche alla nostra
mente e al nostro spirito un rapporto felice di convivenza e
cooperazione con tutte le creature.
L’Ayurveda fin dalle sue origini
dà grande importanza all’igiene e alla dietetica sia nella
prevenzione che nella cura. Essendo il cibo alla base del processo
della vita, conoscendo l’identità e la proprietà di ogni costituente
vitale, si può, facendo uso di cibi rispettivamente simili o
dissimili, aumentare o ridurre ogni costituente vitale, raggiungendo
così l’equilibrio che è alla base della salute complessiva
dell’individuo. Lo studio della dietetica è estremamente sviluppato;
testi medici classificano tutte le varietà di prodotti commestibili,
indicandone le differenti proprietà.
L’Ayurveda pone una particolare
attenzione al momento che precede e che segue il pasto. Colui che si
appresta alla tavola, dovrà evitare sforzi fisici e avere cuore e
sensi tranquilli.
Le regole igieniche sono molto particolareggiate.
Il bagno deve essere seguito da unzioni, tutti i muscoli del corpo
devono essere massaggiati, palpati uno per uno.
Il cuoio capelluto
deve essere frizionato con preparati oleosi. Inoltre l’uomo saggio
ricercherà anche la salute morale nell’organismo, dovrà porre
attenzione all’impulso dell’avidità, della gelosia, dell’invidia e
dell’odio, considerati veleni psicologici.
Come tutte le scienze
indiane quella medica è ritenuta una scienza divulgata dagli Dei.
Se
risaliamo il fiume che ci condurrà all’origine dell’Ayurveda ci
ritroveremo nel periodo vedico. Nei Veda, che sono quattro: Rg
-Sama- Yajur - Atharva, troviamo ampi riferimenti a medicamenti,
metodi curativi, ed alcune di queste descrizioni sono estremamente
vicine a quelle presentate nei due testi fondamentali di Ayurveda :
Carakasamhita e la Susrutasamhita (compilate probabilmente
all’inizio dell’era cristiana). Possiamo quindi dedurre che
l’Ayurveda esiste in India da molto più tempo di ogni altro sistema
di cura.
Le antiche filosofie religiose ci rivelano il percorso di
una vita riservata allo spirito, della possibilità di superare la
morte giungendo così alla fine del ciclo delle rinascite possibili
in ogni forma di vita. Non viene mai trascurata però l’importanza
che ha questo nostro corpo, questa nostra vita attuale, questa
nostra manifestazione in questo preciso momento storico e luogo
planetario.
Questa realtà vivente, questo corpo, viene considerato
il santuario grazie al quale possiamo incontrare il Divino ed è per
aiutare l’uomo in questo possibile viaggio che gli Dei hanno
trasmesso agli uomini le regole igieniche di vita e le pratiche
mediche.

Alida Dal Degan
|