Per quanto concerne le proporzioni e
le misure della mano ed in generale l’aspetto morfologico, il
riferimento diagnostico viene chiamato “chirometrico”, e la
disciplina “chirometria”.
L’analisi della forma delle mani
per rintracciare indicazioni sulla salute è antichissima e praticata
sia nella medicina tradizionale indiana che in quella
cinese.
Di norma la mano viene divisa in due
porzioni: il palmo e le dita.
Nel palmo si rintracciano i
segni riferiti al corpo fisico, mentre le dita informano
sull’aspetto mentale.
Nella medicina tradizionale cinese,
vige la corrispondenza tra le dita e il meridiano (o i meridiani)
che iniziano o terminano nelle punte delle dieci dita delle mani.
Anche la lunghezza delle dita e le
loro proporzioni, così come la lunghezza del polso e la larghezza
della mano indicano determinate caratteristiche costituzionali
dell’individuo in esame.
Anche i colori e il grado di
secchezza o umidità hanno la loro rilevanza diagnostica.
Nell’analisi morfologica delle mani,
indirizzata a scopi medici, vengono rilevate numerose informazioni,
quali: la prova di flessibilità delle mani, gli spazi vuoti tra le
dita, la forma delle punte delle dita (a punta, spatola, espansa,
ecc.), il colore delle unghie e le loro forme, le condizioni
particolari delle unghie (le chiazze bionde, gli avallamenti
orizzontali, le corrugazioni verticali, le unghie fragili, ecc.).
Da tutto ciò si deduce che le mani
venivano considerate una fonte inestimabile di informazioni, utili
per il rilevamento dello stato di salute.
D’altronde ancor oggi il medico si
riferisce al colore e alle anomalie morfologiche delle unghie per
effettuare la diagnosi.
A tal proposito ricordiamo come nella
medicina ufficiale si fa ricorso all’ippocratismo digitale
che si riferisce all’ingrossamento delle estremità delle dita delle
mani o dei piedi con variazione dell’angolo alla base dell’unghia
che di solito è di circa 160°, mentre diviene di 180°.
L’ippocratismo digitale indica la
presenza di alcune malattie a carico dei polmoni, come il carcinoma
polmonare e ascesso polmonare. Altre volte può indicare la presenza
di alcune cardiopatie.
Così come è risaputo che la
colorazione bluastra delle unghie e delle mani è indice di
insufficiente ossigenazione.
Da ciò si deduce che l’osservazione
delle variazioni delle normali caratteristiche delle mani veniva
utilizzata sin da tempi antichi nelle diagnosi delle malattie.
 
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