La
cibernetica umana, o Human Cybernetics, chiamata anche
psicocibernetica, si basa sull’idea che la mente ed il
cervello siano due unità distinte, con compiti diversi.
Divulgatore della
teoria cibernetica è stato Maxwell Maltz, un chirurgo plastico.
La convinzione del
paziente di riuscire ad intervenire sui tessuti o parti del corpo
con un’azione risanante, diviene indispensabile per ottenere una
guarigione. La mente ordinerebbe al cervello di farsi carico di
trasmettere ai tessuti il programma di riparazione.
La condizione
indispensabile al lavoro cibernetico è l’atteggiamento mentale
positivo.
La cancellazione
dello schema mentale di uno stato di salute negativo, è un altro
obiettivo di tale disciplina.
Per ottenere
questi risultati vengono proposti degli esercizi basati sulla
meditazione, e particolari suggestioni impartite
sistematicamente, all’interno di programmi d’insegnamento
organizzati all’uopo.

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