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Tale metodo prende
il nome dalla dottoressa Reouma Bat Cohen, una ginecologa
israeliana che ha riunito e fuso numerose pratiche orientali, in
primis lo yoga, tanto che viene anche chiamato Yoga della
sessualità oppure Yoga della femminilità.
Il metodo è
rivolto alla cura e prevenzione dei disturbi dell’apparato
genitale femminile quali: squilibri ormonali, disturbi
mestruali, endometriosi, cisti ovariche, fibromi ed in molti altri
squilibri e patologie, tra le quali di notevole importanza è la cura
dell’infertilità.
Sono numerose le
tecniche inserite negli esercizi: visualizzazione, respirazione
controllata, posizioni yoga,
danzoterapia ecc.
Agli esercizi
viene abbinata una sana alimentazione e un rinnovato stile di vita
e, se necessario, un trattamento omeopatico.
La Cohen ha
appreso parte del suo metodo dalla sua maestra, la fisioterapista
israeliana Aviva Steiner, che negli anni Sessanta curava i
disturbi femminili ricorrendo a metodi utilizzati dai popoli
primitivi, mentre la pratica dello yoga è stata appresa dal maestro
Shivananda, arricchendo il suo bagaglio conoscitivo con
l’apprendimento dell’agopuntura, dello
shiatsu, e dell’omeopatia.


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