Chiamata anche
Gemmoterapia, Preziosoterapia o Litoterapia,
utilizza pietre preziose, semipreziose o pietre dure per risolvere
problemi di salute; esse venivano impiegate per prevenire e curare
molti disturbi sia fisici che psichici, e per stimolare la
fecondità, la longevità, favorire il parto, mantenere la castità.
L’uso terapeutico
viene attribuito ai popoli dell’India e del Tibet, ma se ne
ritrovano tracce anche nel periodo egiziano.
In passato
venivano utilizzate pietre per lo più preziose, che, oltre ad essere
un simbolo di status, avevano anche un significato particolare
legato al benefico effetto sull’organismo e sui suoi ritmi vitali.
Gli stessi speziali che preparavano le erbe, utilizzavano anche
zaffiri, ametiste, diamanti, topazi per curare le malattie.

CORRISPONDENZE
In epoca più tarda
il significato terapeutico si dedurrà tramite il metodo della “segnatura”,
dove assume valore la corrispondenza con il colore, la forma, la
composizione della pietra.
Ad esempio:
-
le pietre
color rosso agiscono sulle malattie del sangue
-
le pietre
color latte si somministrano alle puerpere
-
le agate
azzurre con cerchi concentrici si impiegano contro le malattie
degli occhi
-
le pietre a
forma di cuore mantengono la vita
-
le pietre
serpentine contro il veleno delle serpi
-
le pietre
calcaree nei casi di osteoporosi....
La tradizione
popolare considera pietre preziose anche quelle di derivazione
animale (es. la perla, il corallo), e vegetale (es. l’ambra).
La funzione
terapeutica viene svolta tramite:
-
il colore,
quale radiazione di frequenze diverse (vedere scheda
Cromoterapia) che stimola l’energia vitale
-
proprietà
chimiche delle pietre, quando vengono ingerite.
-
esempio archetipale
della simmetria e dell’ordine. La struttura cristallina assume
forme precise (esagono, ottaedro...) che forniscono il primo
esempio di struttura vivente ordinata.

PRINCIPALI
METODI TERAPEUTICI
La tradizione
popolare identifica questi principali metodi terapeutici:
Pietra posta a
contatto della pelle o nelle vicinanze
E’ il metodo più
semplice per utilizzare le emanazioni energetiche delle pietre. Esse
vengono confezionate come anelli, bracciali, collane, oppure vengono
portate in tasca o poste sotto il cuscino.
Polverizzate e
usate per via orale Metodo usato soprattutto dagli speziali. le
pietre venivano lavate, calcinate in crogiuoli per sgretolarle,
pestate nei mortai di porfido sino ad ottenere una polvere
impalpabile che veniva mescolata al miele o al vino.
Elixir di
pietre
Se ne ritrovano
tracce nel “Liber lapidum seu de gemmis” ad opera di Marbodo,
Vescovo di Rennes. La pietra veniva immersa nell’acqua e tenuta a
macero per almeno 3 giorni. Poi si aggiungeva sciroppo semplice e
alcol.
Utilizzo dei
chakras
Le pietre trovano
corrispondenza con i centri di coscienza della fisiologia
tradizionale indiana (Chakras) connessi ai piani cosmici e ai corpi
energetici sottili, e che agiscono attraverso il sistema psico-endocrino. Alcuni esempi: il topazio cura le malattie della
pelle e dell’apparato digerente; la cornalina viene usata contro le
paure; la magnetite favorisce la castità e la virilità, secondo
l’intenzione; l’ametista preserva dalla sordità e dai disturbi della
vecchiaia, contro le nevralgie; la giada preserva dalle affezioni
renali, stimola la circolazione linfatica; il turchese, chiamato
dagli arabi “pietra della salute” tonifica le funzioni vitali di
tutto l’organismo.


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