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La grafologia è la scienza che si propone di
studiare il carattere degli individui attraverso l’analisi della
loro scrittura. Come si può giudicare da un quadro (per i tratti di
pennello, le espressioni, i colori usati...) quale era lo stato
psicologico di chi lo ha dipinto, così dalla scrittura (dal margine
tenuto, dall’inclinazione delle lettere, dalla loro grandezza e da
molti altri particolari) si può capire lo stato d’animo di un
individuo.
Il modo di scrivere, certamente diverso in ogni
persona, rappresenta l’espressione più evidente del carattere,
soprattutto di quei particolari tratti psichici che molte volte si
riescono a nascondere agli osservatori. Per questa sua
caratteristica, la grafologia è entrata a far parte, in molte
aziende, di quegli esami preliminari che determinano l’assunzione
del personale.
La grafologia può inoltre stabilire quali
attitudini un individuo possiede, e qual è il genere di lavoro più
adatto alla sua personalità. Università di tutto il mondo dispongono
di laboratori, dove specialisti in grafologia lavorano in
collaborazione con psicologi e criminologi.
Si può dire che la scrittura sia nata con l’uomo,
il quale cominciò ad esprimere le proprie idee con graffiti e segni
sulle superfici solide. La grafologia venne praticata in tutte le
grandi civiltà del passato, specialmente in Cina e presso i popoli
orientali. In Occidente la grafologia venne sviluppata nel Medio
Evo, grazie all’opera dei monaci scrivani che ricopiarono migliaia
di documenti, poi conservati nelle biblioteche. Fu Camillo Baldo, un
italiano, professore di Medicina all’Università di Bologna, l’autore
del primo trattato di grafologia, ma studi approfonditi vennero
eseguiti altresì in Francia e in Germania. Anche il famoso psicologo
C.G. Jung si interessò allo studio delle corrispondenze tra
scrittura e peculiarità caratteriali.
L’analisi della scrittura non è certamente facile,
proprio perché non è possibile standardizzarne gli elementi. Ogni
persona ha una calligrafia propria, diversa dagli altri individui,
proprio come è diverso il suo inconscio. Però, a grandi linee, le
caratteristiche e i problemi umani, se non uguali, sono comunque
simili per tutti gli uomini, e la grafologia può, in generale,
tracciare un quadro abbastanza corrispondente alla realtà. Il resto,
è lasciato alla grande esperienza che un grafologo deve acquisire e
a quella sensibilità che è comunque essenziale in ogni cosa.
I metodi di analisi prendono in considerazione lo
spazio del foglio occupato dalla scrittura; il margine destro e
sinistro, superiore e inferiore; l’inclinazione della scrittura, il
tratto, le dimensioni delle lettere, ed infine l’analisi vera e
propria delle caratteristiche di ogni singola lettera.

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