L'idrocolonterapia
è una tecnica terapeutica il cui principale obbiettivo è quello di
disintossicare l’organismo.
La pratica della
“pulizia” del colon tramite il ricorso ai clisteri è molto antica,
ed in particolare tornò in auge all’inizio del Novecento,
consigliata dagli igienisti dell’area germanica. Così come oggi si
presenta è nata negli Stati Uniti e si sta diffondendo in tutta
Europa.

Il metodo
L’idrocolonterapia, a differenza dell’uso dei clisteri, utilizza
un’apposita apparecchiatura composta da due tubicini, riuniti in
un’unica cannula. Tramite uno di essi viene immessa nel colon
l’acqua depurata, mentre con l’altro viene recuperata l’acqua in
uscita, contenente il materiale intestinale da eliminare. Si procede
facendo circolare l’acqua fin quando quella in uscita risulta
perfettamente limpida, a questo punto il lavaggio del colon è
terminato e il materiale fecale con tutte le tossine presenti
risulta eliminato.
Con l’uso di
questa tecnica non si impiegano farmaci, ma esclusivamente acqua
purificata mantenuta alla temperatura corporea di 37 gradi; la
giusta temperatura dell’ acqua immessa è controllata dall’
apparecchio.
Di norma la seduta
dura circa mezz’ora, durante la quale il terapeuta può intervenire
praticando un massaggio al ventre.

Indicazioni
Le malattie sulle
quali si ottengono ottimi risultati sono, ovviamente, quelle a
carico del colon, quali: sindrome dell’intestino irritabile,
stitichezza, colite, meteorismo.
Si ottengono
inoltre buoni risultati in quelle patologie causate da
intossicazione, almeno quale concausa, quali alcune forme di
eczemi.
Al contrario la
idrocolonterapia è sconsigliata ai cardiopatici, negli ultimi mesi
della gravidanza, e a chi soffre di diverticolite, emorroidi, e
tumori al colon retto.

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