L’uso dell’acqua ad
indirizzo terapeutico è antico quanto l’uomo.
Il fautore di una
precisa metodica terapeutica di tipo idrico è
Sebastian Kneipp
(1821-1897), abate tedesco che basandosi sulla legge azione/reazione
diffuse la pratica dell’idroterapia. Il metodo Kneipp
interviene sulle patologie attraverso l’organotropismo del tessuto
sanguigno.
Finalità
Le tre funzioni
principali dell’idroterapia sono: sciogliere,
rimuovere, rafforzare.
Gli obbiettivi
perseguibili, in relazione alle tre funzioni, sono:
-
eliminare gli
agenti patogeni nel sangue
-
allontanare le
tossine presenti nell’apparato circolatorio, prodotte dai
processi patologici
-
ripristinare
le normali condizioni circolatorie
-
rafforzare la
costituzione dell’individuo, così da renderla idonea alla
normale ripresa delle attività.

Le pratiche
»
Bagni a temperatura crescente,
decrescente, neutra (tra i 36,7° e i
37,2°).
»
Bagni completi e parziali.
I parziali sono: il semicupio, il bagno da seduto (immersi sino
all’addome), i pediluvi, i bagni delle braccia. Vediamo di seguito
le principali forme applicabili e relative indicazioni cliniche:
1.
Bagno generale freddo:
è una semplice immersione in una vasca di acqua
fredda, tra i 10° e i 20°. Durante l’immersione, della durata di
circa 15 secondi, il paziente deve muovere le braccia e le gambe e
subito dopo deve essere frizionato con un asciugamano ruvido. La
testa va esclusa dal bagno generale, e deve essere in un secondo
tempo, tamponata con acqua fredda.
2.
Bagno generale caldo:
la temperatura dell’acqua varia tra i 37° e i 40° e
la durata è di circa 10 - 15 minuti. Questo bagno ha una spiccata
azione sedativa ed antispastica in grado di attenuare anche i dolori
più intensi, come quelli di origine nevritica.
3.
Bagno raffreddato:
consiste nell’abbassamento graduale della temperatura dell’acqua
nella quale il paziente è immerso da 3 o 4 minuti. Si inizia con una
temperatura di 35° che viene abbassata sino a 28° o anche meno (sino
a 20°). Il bagno termina quando il paziente accusa una intensa
sensazione di freddo.
4.
Semicupi freddi:
consistono nell’immersione del bacino in acqua
fredda; in pratica ci si deve sedere accovacciati in una bacinella
ogni sera per circa 4 minuti, per cicli di una settimana. Per
effettuare i semicupi freddi è necessario non essere durante la fase
digestiva. Questa tecnica provoca un forte aumento del tono dei
tessuti della zona genitale e pelvica, e induce un miglioramento
della circolazione. E’ utile in tutte le patologie edematose
dell’apparato digerente, del colon e del retto, della sfera
genitale, nelle infiammazioni del circolo venoso delle pelvi e degli
arti inferiori, nella patologia epatica, nell’enuresi infantile e
nell’eiaculazione precoce.
5.
Semicupi caldi
si eseguono come quelli freddi, ma hanno una durata
di 10 - 15 minuti. Sono utilissimi nelle infiammazioni
ginecologiche, proctiti, cistiti, ragadi, prostatiti, e uretriti.
»
Idromassaggio,
nel quale l’acqua è in movimento: massaggio subacqueo, bagni a
vortice, bagni aerati.
»
Bagni di sudore:
russo, turco, bagno in cabina.
»
Docce,
nelle quali i fattori che influiscono sull’effetto terapeutico sono:
temperatura dell’acqua, pressione del getto, o con una caldaia
che invii vapore sulla parte del corpo interessata. durata del
trattamento, tipo di doccia.
- Doccia scozzese: acqua calda per 1 -
5 minuti, poi acqua fredda per 5 - 30 secondi.
- Doccia alternata: acqua calda e
fredda alternate, della durata di circa 15 secondi, terminando con
acqua fredda.
- Acqua neutra per 5 minuti con acqua a
37°.
-Vapore
con acqua su pietre calde, o con una caldaia che invii vapore sulla parte
del corpo interessata.
»
Marce:
per 15 minuti all’alba o al tramonto, marciare nell’acqua dei corsi
d’acqua o simulare di camminare in una vasca o bacinella. Marciare
nella neve o nell’erba con rugiada.

Indicazioni
Le indicazioni
terapeutiche sono moltissime ed è facile rintracciare nell’utilizzo
dell’acqua fredda e calda il bipolarismo relativo, che nella
medicina tradizionale cinese viene denominato Yin e Yang.
Ad esempio i bagni
freddi sono indicati per: astenia, ipotiroidismo, stipsi, enuresi
notturna, stati febbrili, gastriti iposecretive, eccetera.
I bagni caldi per:
cistiti, uretriti, algie acute, nevralgie, mialgie, agitazione
psicomotoria, dermatiti generali, eccetera.
Va ricordato che
l’idroterapia a base di acqua fredda e calda è controindicata agli
ammalati di cuore, di reni e agli ipertesi gravi.

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