Tecnica manuale
ideata negli anni ’50 dall’inglese Robert St. John, di facile
apprendimento, utilizzabile in sinergia con altre terapie
complementari, e migliorata da Gastone Saint-Pierre, che fu
colui che la chiamò “tecnica metamorfica”.
Pur venendo
chiamato massaggio, in realtà ha poco da spartire con tale pratica,
essendo rivolto a superare i blocchi mentali che ostacolano
il fluire dei consoni ritmi della vita; difatti si interviene con
leggere azioni manuali, quasi accarezzando le parti del corpo
interessate.
Robert St. John,
naturopata e reflessologo, giunto alla messa a punto di tale
tecnica, osservando come nei soggetti con disturbi visivi si
potevano riscontrare dei blocchi mentali che già si erano instaurati
all’atto del concepimento, scoprì che sono rintracciabili delle zone
corporee (ad esempio nel piede) che permettono di entrare, tramite
il contatto epidermico, con tali relazioni, tra un disturbo fisico e
la sua causa.
Con il massaggio
si interviene sulla testa, mani, piedi, e sulla colonna vertebrale,
ovvero in quelle aree cutanee che rispondono in base al toccamento,
grazie alla presenza di zone energetiche altamente sensibili.
Nella pratica si
procede tramite sfioramenti, picchiettii, leggere
vibrazioni.
Tale tecnica si
rifà al concetto della complementarietà energetica, che nella
medicina tradizionale cinese viene indicata con il termine
yin quando il riferimento è al concetto femminile e di polarità
negativa, e allo yang quando è maschile e di segno positivo.
La tecnica
metamorfica stimola l’individuo a realizzare cambiamenti tali da
procurare, spontaneamente, l’autoguarigione, e uno sviluppo della
propria coscienza.
Intervenendo su
specifiche aree corporali si opera tramite la canalizzazione della
"forza vitale”, in grado di prospettare nuovi schemi mentali di
riferimento.
Sovente il
messaggio metamorfico viene inserito nella reflessologia del piede,
proprio per ricorrere ad uno strumento conoscitivo aggiuntivo. In
tale connubio la tecnica metamorfica del massaggio si pone come
aspetto più armonico e più dolce, rispetto alla
riflessologia
plantare.
Nel massaggio
metamorfico, come dal pensiero del suo ideatore Robert St. John, si
interviene ponendo in relazione la mente con il corpo, affinché nel
soggetto si attui una presa di coscienza in grado di instaurare un
reale cambiamento, ovvero una metamorfosi.
La durata di una
seduta è di circa un’ora, e non presenta controindicazioni, tanto
che è consigliato ai bambini in tenera età, ed anche durante il
periodo della gravidanza, infatti inizialmente tale tecnica fu
chiamata “terapia prenatale”.
RIMANDI :
-
AROMAMASSAGGIO
-
MASSAGGIO SONORO
-
MICROMASSAGGIO CINESE
-
MASSAGGIO THAILANDESE
-
MASSAGGIO RITMICO
-
MASSAGGIO MIOFASCIALE
-
MASSAGGIO HARA
-
MASSAGGIO CON LE SFERE
-
MASSAGGIO BREUSS
-
MASSAGGIO KAHUNA
-
MASSAGGIO KEMBIKI
-
LINFODRENAGGIO MANUALE
-
REFLESSOLOGIA DEL PIEDE
-
MASSAGGIO TUI-NA
 
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