Accomuna tutte le
discipline, pratiche e metodiche senza alcuna esclusione. In essa
convergono la medicina: tradizionale, popolare, moderna, accademica
e complementare. Ciò che conta è sempre e solo il risultato finale,
ovvero la guarigione globale. In essa l’uomo non è separato
dall’universo, egli è sottoposto alle stesse leggi, dalle quali non
può prescindere nel mantenimento del suo benessere.
Il principio della
medicina olistica si basa sulla unicità del creato. Il principio
di unità si ritrova nell’assioma teoretico di Adler, il
quale afferma che ogni soggetto è un tutto, unico e indivisibile, e
che la relazione mente-corpo ne è una conferma.
Ogni elemento fa
così parte di un altro più grande che lo contiene, e a sua volta ne
contiene uno di dimensioni più piccole.
Si afferma il
principio dogmatico secondo il quale ciò che è in basso è simile a
ciò che è in alto, quale affermazione arcana e lungimirante del
grande Ermete Trismegisto.
In questo tessuto
comunicante, si attua il “principio dell’influenza cosmica”,
nella quale ogni individuo si trova inserito in una nicchia di
azione strettamente legata all’insieme, al tutto. Così, ogni operato
o pensiero, influenza e viene a sua volta influenzato dall’unicità
olistica.
Il cosmo assume le
sembianze di un essere vivente con una coscienza illimitata;
“coscienza cosmica”, ed ogni suo elemento dovrebbe partecipare alla
realizzazione del suo programma evolutivo.
Per pensiero
olistico si intende ogni relazione armonica che l’uomo attua
positivamente, collaborando in senso comunitario con ogni
altro elemento, affinché l’unicità alla quale ogni cosa appartiene,
possa emanciparsi.
Nulla viene
ritenuto superfluo o inutile; ogni parte diventa utile ed
indispensabile. La medicina olistica cerca i suoi rimedi nell’ottica
di questa unicità, aspirante alla completezza.
Le relazioni tra
organi, sistemi vitali, tessuti, ma anche tra uomo e ambiente,
assumono atteggiamenti terapeutici di correlazione, e la causalità
di ogni azione-relazione identifica il cammino più giusto per
portare l’uno-tutto alla comunione con il creato.
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