Il termine
“mora” è un acronimo dei suoi ideatori Morell e Rasche.
Per moraterapia si
intende l’uso di una apparecchiatura elettronica ideata nel 1977 dal
medico tedesco F. Morell e dall’ingegnere E. Rasche, riferendosi al
metodo di elettroagopuntura di Voll, che a sua volta si
riferiva alla fisiologia tradizionale cinese, e precisamente
alla presenza di alcune zone epidermiche (dermatomeri) collocate su
tragitti energetici (meridiani) nei quali circola l’energia vitale
denominata QI.
Voll si riferì a
solo quaranta dei numerosi punti energetici: venti per le
mani e venti per i piedi, posti in prossimità degli angoli interni o
esterni delle dita, e quindi facilmente reperibili. La diagnosi del
metodo Voll si effettua rilevando i valori della resistenza
elettrica dei vari punti, ponendo tali valori in relazione agli
squilibri energetici, traducibili nel lessico medico accademico in
processi patologici.
Nella terapia mora
si rilevano le frequenze elettromagnetiche relative ai punti
energetici. Interponendo delle sostanze nel circuito dello strumento
rilevatore si modifica la resistenza elettrica e quindi la frequenza
elettromagnetica.
L’azione
terapeutica viene messa in relazione con il principio della
presenza, nei processi vitali, di una continua variazione
dell’attività biochimica, elettrica, magnetica.

La terapia
Intervenendo sullo
spettro di frequenze specifiche per ogni funzione vitale, è
possibile riequilibrare a “livello energetico” il paziente e
ripristinare lo stato di salute, ecco perché si afferma che il
metodo in questione “opera la terapia di regolazione biologica
mora”.
Le frequenze
elettromagnetiche rilevate, tramite lo strumento mora, possono
essere: selezionate, amplificate, annullate, e rinviate al paziente.
L’analisi delle
frequenze permette di valutarne la “qualità” biochimica e di
intervenire eliminando o invertendo la polarità delle frequenze
fisiologiche interferenti. Mentre quelle ritenute “positive” vengono
prima amplificate e poi rinviate al soggetto in esame.
L’obiettivo
primario del metodo mora mira ad ottenere una deprogrammazione degli
stimoli classificati “negativi” e generare un rafforzamento dei
processi biologici, migliorando le capacità di autoregolazione (omeostasi)
dell’organismo stesso.
L’analisi delle
frequenze prende l’avvio eseguendo un check-up elettronico del
paziente, sul principio del metodo Voll, rilevando i dati tramite
due elettrodi posti nelle mani e nei piedi. In un secondo tempo
l’apparecchio mora invia verso il paziente le oscillazioni
elettromagnetiche emesse da egli stesso.
In questa fase
avviene l’elaborazione, la revisione, l’amplificazione dei dati
rilevati, che l’apparecchiatura è in grado di elaborare.
Dal primo
prototipo realizzato nel 1977 l’apparecchiatura è stata migliorata,
grazie allo sviluppo della tecnologia, in particolare del settore
dell’elettronica e dell’informatica; la più recente apparecchiatura
progettata è la mora super.

Indicazioni
I trattamenti nei
quali il metodo diagnosi-cura della moraterapia ottiene i migliori
risultati sono:

Integrazioni
La moraterapia ha
incontrato il favore di molti medici che la utilizzano abbinandola
alle cure farmacologiche e più diffusamente nei trattamenti
omeopatici, presentandosi come una metodica di stampo
bioenergetico.

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