Per
psammoterapia si intende il ricorso all’uso della sabbia
calda, restando in tal guisa nell’ambito della geoterapia.
Tale pratica è
antichissima e veniva praticata anche nell’antica Roma.
La sabbia, proprio
perché priva di terra, si presenta formata da piccole parti di
frammenti silicei che assorbono bene il calore del sole.
Praticamente, il trattamento consiste nel ricoprire di uno strato di
sabbia parti del corpo oppure tutto il corpo, lasciando scoperta
solo la testa. Si giace nella posizione per almeno mezz’ora, anche
se prolungando ad un paio d’ore il trattamento, i risultati
migliorano.
La cura tramite le
sabbiature apporta notevole quantità di calore, inoltre si
ipotizza un’azione emissiva di particolari radiazioni che i
minuscoli cristalli che la compongono, restituiscono, essendo stati
attivati dalle radiazioni solari.
Tale proprietà
sposta l’attenzione sul valore energetico dalla psammoterapia che
attiverebbe processi di tonificazione del corpo umano. Il compito
delle sabbiature è comunque quello di apportare calore, quindi
tonificare; è utile per tutti quegli squilibri dovuti a
carenza di energia. Al contrario è controindicata negli stati
infiammatori e acuti, ovvero non è adatta ogni qual volta
bisogna intervenire raffreddando o disperdendo.
In realtà la
psammoterapia non può essere considerata quale pratica isolata, dal
momento che si dovrebbe praticare esclusivamente in riva al mare;
così l’ambiente salino e iodato che arricchiscono l’aria, il
panorama, l’infrangere delle onde, interagiscono in un mix che
sicuramente aggiunge al trattamento con la sabbia valenze ad
indirizzo terapeutico e salutistico.
Il ricorso alle
sabbiature in luoghi chiusi, casa e centri specializzati, riduce
drasticamente l’azione positiva, e da prove effettuate è stato
constatato che i risultati ottenuti con il riscaldamento artificiale
della sabbia risultano di gran lunga minori rispetto ai benefici che
si ottengono dalla sabbia riscaldata dal sole e dal contatto diretto
con l’ambiente marino, dimostrando che l’azione benefica non è
dovuta solo al calore della sabbia, ma alla ionizzazione
attivata dai raggi del sole.
Nella
psammoterapia si ricorre, alcune volte, all’imbibizione della
sabbia con prodotti terapeutici, ad esempio si può bagnare la
sabbia con decotti di piante medicinali, e ricoprire le parti
interessate, stando al sole; in questo caso si attivano dei processi
metabolici a livello cutaneo che sinergizzano l’azione della sabbia.

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