Lo psicodramma è
una tecnica complessa e variegata che permette di esplorare il
proprio mondo interiore, le proprie storie passate e presenti
mediante la rappresentazione drammatica di episodi
significativi della propria vita.
Lo psicodramma si
differenzia dalle altre tecniche analitiche, basate soprattutto
sulla comunicazione verbale, in quanto si fonda sulla reiterazione
degli eventi personali durante il gioco drammatico.
L’attenzione del
terapeuta è rivolta non tanto all’espressione corporea quanto invece
a tutte le componenti verbali, mimiche, gestuali, alle strutture di
spazio e di tempo; componenti considerate da diverse angolature con
l’apporto di tutti i membri del gruppo.
Ciascuno di essi è
o può essere volta per volta attore-protagonista della propria o
altrui storia, o ausiliare o osservatore partecipe, sempre coinvolto
e mai incasellato in ruoli rigidi o prestabiliti.
Lo psicodramma
nasce nei primi decenni del secolo scorso (1900) ad opera di J.C.
Moreno, uno psichiatra appassionato di teatro. Per caso o per
gioco Moreno utilizzò l’improvvisazione e l’espressione spontanea
con i suoi pazienti, notando subito un effetto terapeutico
sorprendente quanto inaspettato. Quindi introdusse l’improvvisazione
e l’espressione spontanea come sistema per indurre i pazienti a
recitare la propria vita, i loro sogni, le loro aspirazioni.
Lo psicodramma si
propone quindi di integrare la potenza espressiva e la profondità
dell’azione della tecnica stessa con la tendenza ad elaborare e a
sviscerare i conflitti, tipica (la tendenza) di tutte le metodologie
analitiche.

Il gioco
psicodrammatico
Normalmente la
parola è lo strumento che veicola l’interpretazione da parte del
terapeuta; nello psicodramma l’interpretazione è un fenomeno molto
complesso che tiene conto sia dell’interpretazione del ruolo
dell’attore sia della rappresentazione mentale. La formazione al
modello specifico dello psicodramma richiede un notevole allenamento
al coinvolgimento personale ed una formazione analitica completa di
matrice individuale e gruppale; una formazione continua alla
complessità dell’ interpretazione e dell’ osservazione.
Il gioco
psicodrammatico, cioè l’azione, consente al paziente di dar voce ai
propri personaggi interni. Il cambio di ruolo permette di
riappropriarsi delle parti proiettate sugli altri nella vita reale e
di reintegrarle nella coscienza. L’azione è l’elemento necessario, e
parte integrante del lavoro terapeutico; è ciò che favorisce
l’azione psichica e il cambiamento terapeutico.

Le finalità
Esistono diversi
sviluppi del modello di psicodramma moreniano tra cui lo psicodramma
analitico individuativo, che si caratterizza con il concetto di
analisi attraverso il gruppo. Questo modello viene utilizzato con
obiettivi terapeutici per pazienti con più o meno gravi problemi
psichici ma anche per soggetti sani come strumento di maturazione,
di autocoscienza, di sviluppo di proprie potenzialità latenti o come
ricerca di valori e significati personali.
La funzione
analitica e quindi “terapeutica” dello psicodramma avviene mediante
la corrispondenza tra i diversi reali vissuti dal soggetto sul “qui
e ora”, sul passato “là ed allora” e in rapporto con il mondo
esterno.
Lo psicodramma
consente ad ogni membro del gruppo di sperimentare la possibilità di
cambiamento, la sensazione di potersi liberare dal ruolo
cristallizzato di chi non può fare, decidere, scegliere; lo
psicodramma sviluppa la capacità di progettare un nuovo modo di
essere a livello intrapsichico e interrelazionale, sviluppa cioè la
capacità di agire con maggiore sicurezza in ogni ambito. Lo
psicodramma accoglie tutte le componenti individuali, tutti gli
aspetti di ciascun partecipante al gruppo, anche i sogni, le
fantasie, l’immaginazione e le cosiddette parti-ombra per “vederle”
e pian piano “illuminarle”.
“Dobbiamo
lentamente giungere a conoscere noi stessi in mille travestimenti
sul cammino della vita” (C.G. Jung): significa che ciascuno di
noi può distinguere in sé cosa proviene dalla famiglia, dal passato,
e che cosa contiene di unico, di irripetibile per il semplice fatto
di esistere, di occupare un posto. Tutto ciò può avvenire attraverso
un lavoro di conoscenza, di autoconsapevolezza. Lo psicodramma è una
via, una modalità verso la consapevolezza di sé, del proprio valore,
del proprio ruolo, della propria missione nel mondo.
 
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