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L’ipnosi consiste
in una tecnica, un iter, che permette di intervenire sul vissuto
della psiche, permettendo di esaminare gli stati di coscienza,
attuando un sistema neghentropico.
Il soggetto in
ipnosi realizza comportamenti che al di fuori di tale stato non si
presentano se non eccezionalmente. Lo stato ipnotico instaura le
condizioni adatte affinché particolari comportamenti e vissuti
si palesino.
Per quanto
riguarda la memoria, è possibile far ricordare in maniera più
minuziosa al soggetto le sue esperienze passate. Con la “rivivificazione”
il soggetto è come se venisse condotto nel tempo trascorso e
rivivesse gli stati emozionali come se questi fossero veramente
presenti, con conseguenti reazioni emotive e biologiche come:
pianto, respiro affannoso, o riso e respiro calmo.
Nell’ipnosi
regressiva il conduttore aiuta i soggetti a far riemergere a
livello di coscienza i ricordi della vita trascorsa, aiutandoli a
superare i disagi presenti. Facendo riaffiorare gli eventi
traumatici, si riesce spesso a far superare le difficili vicende del
presente.

Dissonanze
cognitive
Un altro aspetto
interessante consiste nella diversa valutazione critica e del
senso logico, che si espletano nel soggetto in ipnosi. Il soggetto è
in grado di cogliere sfumature, particolari, rapporti e significati
che nel ricordo allo stato di veglia non è in grado di ricordare. Le
informazioni che emergono dallo stato ipnotico sono frequentemente
portatrici di novità, ovvero di dati che altrimenti sarebbero
rimasti occultati. Ecco perché lo stato ipnotico permette di
compiere un’esplorazione della struttura e dei componenti che l’io
possiede ma che allo stato di veglia non sa di possedere.
Il procedimento
ipnotico permette di attuare un sistema neghentropico (detto
anche sintropico). La nuova informazione emersa corrisponde
al livello di neghentropia. L’entropia finale è il risultato
della differenza di quella iniziale meno l’informazione.
La diversità di
opinione tra lo stato di veglia e quello ipnotico, come è risultato
dalle esperienze ipnotiche alla ricerca delle motivazioni che
hanno spinto, in una situazione difficile, ad assumere una
decisione, possono trovare la loro risposta in quella che
Festinger definisce “riduzione della dissonanza cognitiva
post-decisionale”, ovvero della modificazione di opinioni e
preferenze per razionalizzare la decisione presa.
Nell’essere umano,
il mantenimento del livello di autostima, è utile per continuare a
vivere scaricando sugli altri le cause del “mal di vivere”, dando
una visione di comodo degli avvenimenti, o interpretandoli nel modo
più conveniente. L’attore sociale per poter essere illusoriamente
coerente con se stesso, intesse una serie di opinioni che, ogni
volta che si rende necessaria la verifica, lo soddisfano e lo
rassicurano. Tale razionalizzazione eclissa la realtà trascorsa, che
allo stato di veglia, non è accessibile alla coscienza. Con la
regressione ipnotica si può ipotizzare che questo aggiustamento ad
opera della mente razionale si sgretoli, lasciando intravedere le
reali cause che per il “buon vivere” sono rimaste sepolte nel
tempo.

La pratica
Nella pratica
ipnotica il soggetto viene guidato, nel calendario di un certo
numero di sedute, al raggiungimento di uno stato ipnotico
profondo. Di norma, per abituare il soggetto a rintracciare i
vissuti del proprio passato, si suggeriscono delle brevi
visualizzazioni mentali, come quella di un ascensore che scende,
oppure di una strada la quale, ad un certo punto, svolta a sinistra:
ambedue chiari simboli di recupero di ciò che è già accaduto.
Oltre a proporre
il periodo nel quale si sono svolti eventi cruciali,
l’induttore deve intervenire per convogliare la psiche del soggetto
verso quei particolari eventi che sovente egli cerca di
eludere.
Il ruolo
dell’induttore, in questa fase centrale, è prioritaria: egli deve
carpire il momento, la frase, che lascia intravedere il vero
dilemma decisionale e, se è il caso, deve operare con tono più
imperativo per aprire un varco nell’eventuale resistenza ancora
presente. L’utilizzo di apparecchiature di registrazione
dell’audio, si rivelano indispensabili, per poter risentire la
regressione, valutarla e coglierne i passaggi significativi, e
infine condurre, se fosse necessario, un’indagine a posteriori, per
rintracciare le causazioni adeguate, utili all’analisi del passato.

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