Pratica nata negli
anni Trenta negli Stati Uniti, ideata dalla dottoressa Ida Rolf,
ma sviluppatasi solo negli anni Sessanta e diffusasi nell’area
occidentale.
Nel Rolfing si
interviene tramite manipolazione del tessuto connettivo.

Allineamento
posturale
Il punto di
partenza di tutto il pensiero si basa sul concetto che la forza
di gravità riveste nello sviluppo e nella vita dell’uomo
un’importanza capitale. Questa forza onnipresente sulla Terra agisce
sull’uomo sia sostenendolo, che spingendolo verso l’alto; in tal
guisa l’uomo si comporterebbe come un tutt’uno con la Terra.
Ma siccome l’uomo
è strutturato anche in elementi orizzontali (come un’insieme
di contenitori sovrapposti) l’interazione con la forza
verticale della gravità, richiede un equilibrio nella
struttura fisica.
Il metodo Rolfing
si rifà alla pratica vegetoterapica di Wilhelm Reich e
a quella di Moshe Feldenkrais, ecco perché l’azione viene
portata a livello delle “fasce” che ricoprono i muscoli e gli
organi del corpo, in un insieme che si manifesta come una rete
interconnessa.
Sono proprio “le
fasce” ad interessare il terapeuta, che tramite la sua azione le
armonizza riportandole in uno stato ottimale. L’intervento
rilasciante sulle fasce o guaine muscolari permette di ritrovare il
naturale allineamento posturale.
Nel Rolfing viene
riconosciuta l’unità mente-corpo, ecco perché, man mano che i
“blocchi muscolari” si sciolgono, l’individuo acquisisce maggiore
consapevolezza e capacità di autogestirsi lo stato di salute,
inoltre si avverte sempre un cambiamento a livello energetico.

Il metodo
Un primo ciclo si
articola in dieci sedute, distribuite in una decina di
settimane, delle quali le ultime tre sono le più efficaci essendo
quelle dove si manifestano i risultati dell’azione riequilibrante.
E’ stata la stessa
Ida Rolf a definire il ciclo delle dieci sedute:
-
Nella prima si
interviene sulla gabbia toracica e si trattano le articolazioni
delle spalle e delle anche.
-
L’azione viene
portata sulla zona dei piedi e delle gambe e sulla connessione
tra il terreno e il corpo, per comprendere l’importanza del
contatto con la terra.
-
Si interviene
sul coordinamento tra gli arti superiori ed inferiori, ciò che
avviene già naturalmente durante la corsa.
-
L’attenzione
viene portata sulla parte interna delle gambe e al piede.
-
Si manipolano
le fasce profonde addominali e pelviche.
-
Si interviene
sulla parte posteriore del corpo, luogo nel quale si trattengono
maggiormente le tensioni.
-
Si manipola la
zona del capo, compresi i muscoli masticatori e la mimica del
viso.
Nelle ultime
sedute si interviene cercando di effondere il massimo di equilibrio
e armoniosità al corpo e alla mente, ed è in questa fase che si
raccolgono i frutti delle sette sedute precedenti.
Successivamente si
possono effettuare altre sedute quale richiamo, con quello che viene
definito Rolfing avanzato.

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