Disciplina
giapponese basata sull’arte della calligrafia, nella quale
viene considerata l’emissione dell’energia vitale.
Nello Shodo tutti
i processi della scrittura assumono una rilevanza energetica, per
tale motivo diventano terapeutici e preventivi.
La stessa
preparazione dell’inchiostro, che dev’essere prodotto ricorrendo a
materiali naturali (in
particolare la fuliggine), fa già parte di un “procedere
riordinatore”, difatti il movimento impresso dalla mano alle polveri
è circolare, per indicare l’ordine e la perfezione.
Il nome Shodo vuol
indicare “scrittura della conoscenza della vita”, dove “Sho”
sta per scrittura e “Do” per comprensione della vita.
Ogni movimento
della mano, il controllo della pressione, la sicurezza del tratto,
fanno parte di questa antica arte giapponese, il cui fine è quello
di infondere la calma e la tranquillità, spronando alla capacità di
mantenere la concentrazione e vivere in armonia con se stessi e con
il mondo.
Per poter
apprendere al meglio tale arte bisogna applicarsi per lunghi
periodi, tenendo conto che non sono ammesse le correzioni e le
modifiche di ciò che si produce. Il risultato ottenuto vale per
quanto oggettivamente rappresenta, ed indica il livello di
padronanza raggiunto in tale disciplina.
Ciò che si palesa
è l’emissione dell’energia vitale, il Ki, che tramite lo Shodo si
può potenziare e incanalare.
L’origine di tale
arte affonda le proprie radici nell’ultra millenaria cultura cinese,
e lo stile ”Tensho” risulta tra i più antichi (1500–200 a.C.), e
come tutta la scrittura cinese si basa sugli ideogrammi, che
con spesse linee segnalano elementi pittografici.
Per scrivere si
usano i pennelli, di varia grandezza, e la carta dev’essere
scelta secondo lo spessore, l’assorbenza, la trama, il colore, ecc.
a seconda del risultato energetico ottenibile.
Lo stesso momento
dello scrivere si presenta ritualizzato e coinvolge mentalmente il
praticante, tanto che anche il lavaggio dei pennelli, e il riordino
degli strumenti, viene eseguito secondo precisi principi. Nulla è
lasciato al caso e ogni oggetto presente nell’armamentario del
praticante Shodo entra a far parte dei rapporti energetici.
Come si impugna il
pennello, le posture assunte durante la scrittura, il controllo
della respirazione, l’atteggiamento mentale, sono tutti elementi
integrati che rendono tale arte completa ed olistica.
La scrittura può
essere analizzata per rilevare il livello e la qualità del Ki, e da
questi trarre utili indicazioni sullo stato di benessere o di
disarmonia presenti nello scrivente.
Anche le modalità
con cui si eseguono i tratti sono chiari indicatori delle
caratteristiche psicofisiche dello scrivente.
Nello Shodo si
attua contemporaneamente un’azione di analisi e di cura.
Nell’arte dello
Shodo, scrivendo, si supera l’atto stesso del produrre un documento
letterale, per accedere a processi energetici di alto valore
spirituale.

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