Tecnica ideata
negli anni Cinquanta da Robert St. John, naturopata inglese
che, occupandosi di reflessologia del piede, modificò la mappa
delle zone reflesse e mise a punto una propria teoria sulle
cause delle malattie, deducendo che principalmente ne è responsabile
lo stato di stress accumulato nel tempo.
Identificò due
schemi base: Afferente ed Efferente: il primo agisce verso l’interno
ed il secondo verso l’esterno.
Gli individui
corrispondenti allo Schema Afferente sono tipicamente degli
interocettivi che tendono a rinchiudersi in se stessi; quelli
corrispondenti allo Schema Efferente sarebbero gli
esterocettivi, che non si lasciano sfuggire le occasioni che li
portano all’agire, sovente anche in maniera frettolosa ed esagerata.

Punti riflessi
e corrispondenze
Individuò cinque
punti riflessi tensivi del piede che corrispondevano a
zone della colonna vertebrale.
Per Robert St.
John la zona del tallone è in stretta relazione con la madre,
tanto da definirlo: Principio Materno.
Nell’alluce
collocò i problemi di interazione sociale relativi al padre:
Principio Paterno.
Il percorso tra
l’alluce ed il tallone riflette il periodo di gestazione.
In definitiva
aveva scoperto la relazione reflessologica del piede con le fasi
temporali ed evolutive che nei nove mesi di gravidanza costituiscono
a vari livelli (fisico, psichico, ecc.) l’individuo, pertanto tale
approccio venne definito Terapia Prenatale.
Nello Schema
Prenatale si rintracciano due momenti: quello fisico e quello
psicologico; il primo legato alla corporeità, il secondo alla
coscienza. Ponendo il piede verticalmente, l’alluce corrisponde al
momento del concepimento, mentre il tallone a quello della nascita
(38ma settimana); nei
passaggi intermedi si viene a definire una ipotetica scala graduata
che partendo dall’alluce sino al calcagno segnala le fasi di
formazione dell’embrione e del feto.
Robert St. John
indica con dovizia i vari momenti transitivi dei nove mesi di
gestazione, ponendoli in relazione con la spina dorsale, così ad
esempio fra l’osso cuneiforme e lo scafoide del piede si riflette
l’ottava/decima vertebra toracica del plesso solare. Il momento
della nascita corrisponde al tallone e la sua proiezione vertebrale
coincide con la zona del coccige. Tali corrispondenze energetiche
riflesse rimangono presenti per tutta la vita.

Il pensiero
Alla pari del
pensiero reflessologico plantare, anche nella tecnica metamorfica si
afferma che ogni processo terapeutico passa attraverso l’autoguarigione
e che ognuno è medico di se stesso.
In accordo con il
vitalismo si afferma che è la Forza Vitale a porre rimedio
agli squilibri, che sono sempre di natura energetica.
Nella tecnica
metamorfica di St. John si rintraccia il pensiero di Emanuel
Swedenborg, ritenuto uno dei più accreditati esoteristi del
XVIII secolo. Swedenborg poneva in stretta e mutua relazione il
mondo degli oggetti, della materia, con il mondo spirituale,
assegnando al mondo naturale la valenza di simbolo e
rappresentazione spirituale.

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