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Il pianeta terra è ricoperto
dagli oceani per il 71% della sua superficie totale e il corpo
umano con-tiene il 70% circa di liquidi.
Per Talete (585 a.C.), l’acqua è l’elemento principio
di tutte le cose: “tutto deriva dall’acqua e in essa si
risolva”.
L’acqua del nostro pianeta è illuminata e riscaldata dal Sole;
così, tutta l’acqua che sgorga dalle profondità si sposa con la
luce, in quelle nozze alchemiche dell’acqua con il fuoco, quale
aspetto ermetico di filosofie occidentali ed orientali; in Hegel
(1770-1831): “Io sono la lotta che non è l’indifferenza dei due
lati in quanto differenti, ma la loro connessione.
Io non sono soltanto uno di
coloro che entrano in lotta, sono i due lottatori e la lotta
stessa. Io sono il fuoco e l’acqua che si toccano, l’incontro e
l’unità delle cose che si respingono”.
Forse, sono questi i presupposti che sono alla base della
terapia idrofrequenziale presente in tutti i Paesi del mondo,
con la presenza di acque di fiumi sacri (Gange e Nilo) e di
sorgenti e fonti di ac-que risanatrici.
L’acqua delle fonti dei luoghi sacri chiamate “acque informate
di luce” conterrebbero una particola-re energia in grado di
ripristinare il necessario ordine, affinché in una persona
malata si realizzi l’armonia globale (corpo, anima e spirito),
probabilmente innescando un effetto della risonanza che i
tessuti biologici utilizzano per ripristinare il proprio
“metabolismo energetico”.
D’altronde, i ritmi biologici (circadiano e stagionale)
sono scanditi dalle variazioni luminose; la cro-nogenetica
e la cronobiologia sono discipline che studiano il
rapporto dei viventi con le ciclicità a-strali (solari e
lunari).
Per quanto riguarda le acque delle fonti mariane, è stato
prefigurato che ognuna possiede caratteri-stiche proprie tali da
renderle uniche, così l’acqua di Lourdes è diversa di quella di
Medjugorje, come se fosse posta su una precisa “frequenza
vibratoria”.
Durante le apparizioni della Vergine, a Medjugorje, si è
registrata la presenza di radiazioni ioniz-zanti, normalmente
dannose ai viventi, mentre in quel frangente tali radiazioni
sono totalmente a-tossiche, tanto che alcuni ipotizzano la
presenza di condizioni adatte alla trasmutazione delle ener-gie
nocive in energia risanatrice.
Le proprietà curative di queste acque verrebbero acquisite nel
momento dell’apparizione di Maria. Tali acque, sottoposte a
prove ed esami di laboratorio hanno presentato caratteristiche
chimico-fisiche particolari.
Esse vengono chiamate “acque informate di luce” in riferimento
all’impregnazione della luce divina, l’amore universale
che la divinità trasmette a tale elemento; sarebbero le
vibrazioni universali ad assegnare all’acqua il principio
accordatore, in grado di risolvere la malattia intesa quale
disac-cordo e stonatura.
Le persone che si sottopongono al trattamento delle “acque di
luce” delegano totalmente all’intelligenza dell’acqua il compito
di sanarle; tale atto di fede è, probabilmente, indispensabile
per ottenere dei risultati che in alcuni casi si sono dimostrati
miracolosi.
Acqua speciale, quale mezzo di revisione, equilibrio, e in
alcuni casi anche di conversione.
Vengono chiamate anche ”acque di fuoco”, proprio perchè ardono
d’amore e il calore in esse racchiuso è in grado di trasformare,
sublimando, ogni male.
Con la terapia idrofrequenziale, chiamata anche con acqua a
luce bianca, ovvero dell’acqua caricata di tute le
frequenze, si possono curare i più svariati disturbi: dalla
cefalea al cancro, dalla gastralgia all’AIDS; ognuno riceve
secondo delle leggi che razionalmente non è possibile decifrare.
L’utilizzo si avvale di bagni completi o parziali,
dell’assunzione per via orale, dell’uso esterno su parti
specifiche del corpo.
Fonti di “acque informate di luce” facilmente raggiungibili
dall’Italia sono quelle di: Lourdes, Me-djugorje, Montichiari,
Fatima, San Damiano.

Rimandi:
- idrofrequenziale (terapia)
- acque mariane
- acque sacre
- acque di luce
- acque di fuoco
- acque a luce bianca
Per saperne di più:
- G. Capriolo, A. D’Elia, L’energia segreta delle acque, 1996,
Xenia, Milano
- E. Ciccolo, Acqua d’amore, 1994, Ed. Mediterranee, Roma


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