Tecnica terapeutica messa a punto dal
prof. Guido Pesci, pedagogista all’Università di Siena.
Il metodo si prefigge di aiutare a
superare i disagi psicologici che si instaurano nei soggetti,
attraverso una specifica tecnica basata sulla “riflessione”, difatti
il termine reflecting indica, in inglese, il riflettere.
In tale metodo sono le stesse
potenzialità ad essere utilizzate, ricorrendo prevalentemente
all’analisi della gestualità e del comportamento, quindi una lettura
analogica basata sulla comunicazione fonosemantica e sulla
semiologia corporea.
Il Reflecting® può considerarsi quale
“arte dell’ascolto” che stimola alla ricerca delle proprie
risorse, per gestire e risolvere le difficoltà.
“L’aiuto alla riflessione è favorito
dal reflector, colui che non fa né insegna. Per la conoscenza delle
leggi e del valore di ogni segnale informatore che regolano le
relazioni umane, il Reflector® sa ricevere, accogliere e offrire
all’uomo idonee sollecitazioni alla riflessione. Egli stimola la
persona ad avvertire in sé le contraddizioni, la consapevolezza
delle motivazioni che determinano le scelte, a maturare
autonomamente, raggiungere nuovi equilibri, innalzare l’edificio
della propria personalità e promuovere lo sviluppo di abilità
rivolte a stabilire validi rapporti interpersonali.” (Guido e Simone
Pesci, 2005,
www.reflecting.it/Reflecting/home.htm)
Il Reflector® (operatore di
reflecting) ricorre lo stretto indispensabile alle parole, inoltre
non consiglia, non si impone, non fa prediche né paternali. Un
aspetto presente nel metodo Reflecting® è quello del valore del
silenzio nell’atto comunicativo (silenzio conversazionale).
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