Siamo all’interno del corpus
conoscitivo della medicina ayurvedica, un’arte medica
completa ed olistica, dalla quale sono stati estrapolati
numerosi sistemi terapeutici e pratiche manuali; tra queste è
annoverabile il chavutti thirumal.
Tale forma di massaggio
nacque per i danzatori di Kuthakali, affinché il loro
corpo fosse flessibile e “in forma”.
Un altro indirizzo era quello
dell’arte marziale indiana del Kalaripayattu.
La pratica del chavutti thirumal
è alquanto curiosa e consiste nel massaggiare ed
imprimere delle pressioni tramite i piedi, mentre il
massaggiato è sdraiato a terra e unto con degli oli.
Il terapeuta dosa la pressione,
tenendosi ad una corda tesa.
L’azione è rivolta ai canali
energetici, che nella fisiologia tradizionale sono chiamate
nadis, e su zone chiamate chakras.
Questa eclettica tecnica di
massaggio dura in media un’ora e mezza, ed è stata esportata
negli Stati Uniti, in Inghilterra ed in altri Paesi europei.
L’indirizzo terapeutico per il
quale è consigliata è quello della stimolazione delle funzioni
del sistema linfatico e per il miglioramento della circolazione
sanguigna, oltre alla stimolazione generale dell’energia vitale.