La riflessoterapia
afferma che vi è un’azione reciproca tra parti
anatomiche del corpo, indipendentemente dalla distanza che le
separa, e dalla presenza o no di connessioni dirette.
L’interno e
l’esterno del corpo, ovvero cute, tessuti e organi, sono
energeticamente collegati. Il concetto è ancora una volta quello
del bipolarismo yin-yang, che rappresenta il fondamento della
medicina tradizionale cinese, e anche della maggior parte di terapie
alternative. Il rapporto tra parte interna ed esterna del corpo
rimanda alla connessione causale; ovvero uno squilibrio esterno
viene trasmesso all’interno e viceversa. Quindi anche il ripristino
dell’equilibrio può avvalersi di questa reciprocità.
E’ risaputo dalla
semeiotica medica come l’ulcera duodenale sia legata per via
riflessa alla nona vertebra dorsale, proprio dove prende
avvio l’innervazione dello stomaco.
La causa
dell’ulcera può essere dovuta ad uno squilibrio della nona vertebra,
oppure può essere la vertebra a causare l’ulcera; questo esempio,
tratto da Ferrieri e Lodispoto, ci indica la possibilità di
intervenire sull'ulcera duodenale operando sulla vertebra
corrispondente, cioè per via riflessa:
“… è possibile
agire in superficie sulla vertebra (massaggiandola, eccetera) e
ottenere così un riflesso terapeuticamente positivo sulla stessa
ulcera.” (1980, p. 175)
Il nostro corpo è
stato scolpito dalle forze della natura e non può che ricalcare le
sembianze cosmiche.
Non c’è parte del
corpo umano che non riveli la presenza dell’universo, così come ogni
singola parte del corpo ricapitola il corpo intero.
Il volto è come un
libro che riporta ogni organo, lo stesso dicasi per la mano, il
piede, ecc.; a sua volta, nel viso, il naso ricapitola tutto il
corpo, e così l’orecchio.
In ogni parte
ritroviamo un corpo in miniatura, un sunto del nostro aspetto fisico
e delle energie vitali che nel corpo circolano.
In riflessoterapia
tali ricapitolazioni vengono chiamate con il nome di microsistemi.
La riflessoterapia
li usa perché nei microsistemi si presentano tutti quei
collegamenti energetici (riflessi) che permettono al terapeuta
di intervenire secondo le leggi della tonificazione e
dispersione.
Tra le
medicine
tradizionali prese in considerazione, quella cinese è
sicuramente la più diffusa in occidente, proponendo un modello
basato sul principio della
riflessologia.
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